Le città imperiali dello Sri Lanka

Le antiche città delle dinastie singalesi oggi conosciute come città imperiali formano il Triangolo Culturale dello Sri Lanka e offrono al viaggiatore lo spettacolo di antichi tesori sepolti sotto il folto manto della giungla. Questo è il luogo dove conoscere la storia del paese e rivivere il fasto degli antichi regni.
Si parte dalla capitale Colombo, porto commerciale dominato dai portoghesi nel Cinquecento, che oggi continua a essere il centro vitale del commercio e non solo: ospita antichi templi buddisti, induisti, moschee e chiese retaggio di un fasto culturale che non ha tempo.

Anuradhapura

Prima capitale dell’antico regno e più volte conquistata da invasori, che si alternarono nel corso dei secoli agli antichi dignitari del regno di Lanka. In questi secoli la città si arricchì di edifici, tra cui il Palazzo di Bronzo, templi e monasteri; monumenti e opere di ingegneria. Quando la religione buddista fu introdotta in Sri Lanka nel III secolo a.c. nella capitale Anuradhapura furono costruiti grandiosi templi e sculture che perdurarono nel tempo fino ai nostri giorni.

Dambulla

Famosa per le 5 grotte scavate nella roccia all’interno delle quali sono conservati affreschi e statue raffiguranti il Buddha in varie posizioni ed espressioni. A farli costruire fu il re Valagamba nel II secolo a.C. come segno di ringraziamento per essersi salvato dagli invasori indiani.

Sigirya

Significa “roccia del leone”. Il suo nome lo deve a 2 gigantesche zampe di leone scolpite nella pietra, porta di accesso alla inespugnabile fortezza voluta dal principe Kassada. I giardini acquatici, ai piadi della scalinata che porta alla cima della roccia, sono bellissimi e armoniosi; la scalinata (scavata anch’essa nella roccia), stretta e ripida, è ornata di bellissim affreschi. Rimane ben poco dell’antico palazzo, ma il panorama sulla pianura circostante è da mozzare il fiato.

Pollonnaruwa

Intorno alla metà dell’ XI secolo Pollonaruwa diventò la nuova capitale del regno e lo rimase per circa 2 secoli. In questo periodo furono costruiti edifici, templi e imponenti sculture di cui oggi rimangono chiare tracce. Tra queste il Kalu Gal Vihara è un capolavoro ricavato da un enorme blocco di granito monolitico, nel quale sono stati intagliati un tempio rupestre e 4 raffigurazioni di Buddha. L’UNESCO dal 1982 ne ha fatto suo Patrimonio e protegge. Il sito archeologico si sviluppa in un area verde e ben curata.

Galle

La città fortificata di Galle è dichiarata Patrimonio dell’Umanità da UNESCO. Presidio dei portoghesi e degli olandesi poi, conserva oggi l’aspetto di un tempo: alcuni palazzi sono stati convertiti a musei e lussuosi hotel hanno conservato perfettamente la loro architettura; le strade acciottolate e le piazze danno al viaggiatore l’impressione di essere tornato indietro nel tempo.

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